VOGLIO ANDARE AD #ALGHERO

La Sardegna è l’isola più ambita di ogni estate italiana bramosa di mare. Ruvida e intrigante, lambisce la bella stagione con le sue coste frastagliate e il suo mare prevalentemente cristallino.

Alghero e la costa a nord-ovest offrono grandi aspettative e varie opportunità per una vacanza, breve o lunga che sia, all’insegna di mare e divertimento. Difatti il motto “Voglio andare ad Alghero…”, tratto da una celebre canzone di Giuni Russo, è ridondante nelle giornate estive di buone vibes.

Agosto è il mese più gettonato, quindi se come me fate la baggianata di andarci in questo periodo di orde di turisti, di caldo estenuante e di traffico infernale, prenotate attività, alloggio e ristoranti con largo anticipo, perché l’improvvisazione in questo periodo e in questo luogo non è per nulla produttiva. E soprattutto prenotate il volo per tempo, perché i prezzi sono veramente bassi se lo si acquista molto tempo prima. Arrivati in aeroporto ad Alghero, la cosa migliore da fare è affittare una macchina per potersi muovere liberamente tra le varie tappe balneari e non che puntelleranno il viaggio.

Ecco cosa vedere, fare e assaggiare ad Alghero e dintorni.

Alghero fa rima con mare, si sa, quindi la vacanza non può che cominciare con l’esplorazione delle sue più belle spiagge, vento permettendo. E quindi non esitate a fare un tuffo o più sulle distese della spiaggia del Lazzaretto, della spiaggia delle Bombarde, della spiaggia dei Mugoni, le più bianche e le più frequentate della zona, dove il mare è [ quasi ] sempre azzurro cristallino, ai margini del centro. Da non sottovalutare le calette a cavallo tra le spiaggia più note, impervie ma eclatanti, dove la tranquillità e il mare pacato ripagano la difficoltà per raggiungerle. Verso il centro città si adagia, invece, la spiaggia di Maria Pia, dove il bagno è vista skyline centro storico.

Spostandosi a nord, verso tratti più frastagliati, si trovano scogliere a picco sul mare con calette introverse e suggestive, nei pressi di Porto Ferro e di Porto Conte. Quest’ultimo è il luogo dove Antoine de Saint-Exupéry trascorse un pezzetto di vita, infatti il MASE [ museo di Antoine de Saint-Exupéry ], collocato nell’antica torre di Porto Conte di fronte al faro, ne celebra le gesta letterarie.

Qui nei pressi si dirama un percorso naturalistico che giunge sino a Punta Giglio, un alto promontorio dove gustare l’orizzonte [ l’accesso avviene previa pagamento di una piccola quota ].

Un punto panoramico egregio e suggestivo è il belvedere Sa Foradada sul promontorio di Capo Caccia, ideale per ammirare tramonti infuocati o per visitare la grotta di Nettuno, discendendo da qui per più di 600 gradini verso il mare [ ovviamente c’è un ticket d’ingresso da pagare di circa 14€ ].

Nell’incedere tra questi siti naturalistici, ci si imbatte in siti archeologici di pregio, come il Complesso nuragico di Palmavera, dove antichissimi resti di Nuraghe restano ancora in piedi, e i resti un po’ sommersi di ponte romano a Fertlia [ frazione di Alghero ].

Spiagge a parte, il centro storico di Alghero è uno scrigno ricco di sorprese architettoniche, datate e affascinanti, da scovare all’imbrunire, prima che il sole tramonti, e da vivere di sera quando le sue viuzze si animano di cibo e di vita, mescolato alla sua storia prevalentemente spagnola [ Alghero è una città un po’ catalana, come lo dimostrano i nomi delle sue vie e i suoi piatti tipici ]. Tra queste da non perdere sono la svettante Cattedrale di Santa Maria, incuneata in stretti vicoli, con il suo antico campanile gotico-catalano retrostante e la sua facciata neoclassica antistante; la Chiesa di San Michele con la sua cupola a scaglie colorate; la Chiesa di San Francesco con il suo spazio interno emozionale; la Piazza civica e i possenti bastioni che circondano il centro storico; via Roma, via Carlo Alberto, via Gilbert Ferret, via Cavour; il lungo Lungomare vista porto e centro storico, pieno zeppo di localini, chioschetti, bancarelle, pieno zeppo di vita.

Le cose da assaggiare in terra sarda sono tante, poiché i prodotti alimentari tipici regionali sono davvero numerosi e invitanti, come i Culagiones, pasta ripiena di patate; la fregola, una sorta di pasta di semola di grano a chicchi piccoli; le Seadas tipo gnocco fritto ripieno di formaggio di pecora e ricoperto di miele o zucchero a velo; il pane carasau croccante e saporito; il famoso porceddu, un maialino da latte cotto al fuoco, piccolo e succulento. Ecco i luoghi dove assaggiare queste peculiarità: Agriturismo Sa Mandra, un vero e proprio must della zona, gradevole sia alla vista che al palato, da prenotare con super largo anticipo; Agriturismo Le Pinnette, dove il loro menu fisso, semplice e genuino, tocca i punti salienti della cucina locale; Sa Mesa per mangiare in pieno centro piatti a base di pesce cotti come tradizione sarda comanda; Enhorabona, per un’abbondante e squisita fregola ai frutti di mare, ad un prezzo davvero abbordabile; la Prosciutteria Saint Miquel per un aperitivo con un tagliere accattivante; Riservato beach bar per un drink piacevole e cool sul mare; Bar Ciro e Bistrot delicios per una colazione like a local; Al forno – nicchia di sapori per un break tipico con focaccine e dolcetti al formaggio.

A circa un’ora da Alghero, si trova uno dei luoghi più gettonati dell’isola: Stintino con le sue spiagge chiare e acque turchesi, come la celeberrima spiaggia La Pelosa, da qualche anno ad ingresso a pagamento e su prenotazione [ 3€ ] e l’altra ambita spiaggia La Pelosetta, quest’ultima a ingresso libero. Di fronte le sue spiagge più ambite si staglia l’isola dell’Asinara, raggiungibile in barca, bella e selvaggia, dove tuffarsi a fare snorkelling.

Altre spiagge che meritano una tappa sono la spiaggia di Ezzi Mannu, quella delle Saline e quella del Gabbiano, sempre tempo permettendo perché con me non è stato magnanimo dato che il vento soffiava all’impazzata.

Da qui si raggiunge in poco tempo Porto Torres, per fare un tuffo nel mare della spiaggia di Balai, ammirando la chiesetta bianca e panoramica di San Gavino a mare.

Da non tralasciare Sassari, il capoluogo, trasandato ma affascinante.

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