Alessia, 3? anni.
Architetto e designer a tempo pieno, blogger a tempo perso.
Salentina di nascita ma romana d’adozione, cittadina del mondo per vocazione.
Nata sotto il segno del sorriso. Bionda, più o meno. Un metro… e tanta voglia di crescere.
Animo pacifista, repressa indole insolente; ansiosa da sempre, coraggiosa da mai.
Ex praticante di sport, neopraticante di yoga (anche se non sempre mi applico).
Soffro di iperattivismo cronico. Anelo il silenzio.
Divoro libri, vado ancora al cinema, guardo serie tv a giorni alterni.
Patita di riviste di design, non ho mai tinto i capelli.
Parlo poco, scrivo tanto, ascolto troppo.
Salutista nei giorni feriali, durante il weekend dormo poco, mangio tanto, bevo troppo.
Accetto consigli solo in fatto di libri.
Faccio scorta di marmellata di lamponi.
Mi ostino a denigrare le penne blu.
Quattrocchi sin dalla nascita, non ho mai messo un paio di lenti a contatto.
Smaniosa di conoscere sempre posti nuovi, ho una voglia perenne di partire.
Viaggio senza tregua, guido spesso senza meta.
Macino chilometri a piedi, possibilmente vista mare.
Passo spesso il tempo in attesa di treni aldilà di una linea gialla.
La mattina sono intollerante prima del mio primo caffè, che tracanno in ogni sua declinazione ma rigorosamente sugar free.
Tremendamente emozionata dall’aroma del caffè che si propaga per tutta la casa, procrastino in un loop perpetuo il momento del lavaggio della moka.
Adoro il vino ma spesso prediligo la birra, una bionda piccola non può mancare tra le righe di chiacchere tra amici.
Trangugio minimo una pizza a settimana, margherita perchè less is more anche in fatto di cibo.
Vorrei diventare vegana ma mi sciolgo dinanzi ad una fetta di prosciutto crudo.
Compratrice compulsiva di mascara e burrocacao, di borse (tante), di scarpe, di tazze, di libri.
Colleziono cuscini sul letto.
Faccio sogni commestibili.
Non esco mai da casa senza il mio orologio da polso, senza il mio solito paio di orecchini, senza il blush sulle guance e senza aver fatto la pipì prima di varcare l’uscio.
Vivo per l’architettura e campo, a stento, di architettura.
Vesto spesso di nero.
Seguo la moda ma non troppo, ascolto musica indipendente, fotografo tutto ciò che cattura la mia attenzione.
Vorrei scrivere un libro, ma mi accontenterei anche di un testo intenso di una canzone indie.
Bramo l’arte, frequento mostre.
Ho un debole per le opere di Burri, per la voce Stefano Accorsi, per la mente immensa di Baricco.
Adoro i bambini (degli altri).
Ambisco a possedere uno spitz ma nel frattempo mi accontento di uno spritz.
Odio gli insetti.
Rispetto l’ambiente che mi circonda.
Amo la buona cucina e posseggo una lunga lista di posti belli e buoni da provare, che tengo costantemente aggiornata.
Ho un’inguaribile dipendenza dal cioccolato fondente, dall’humus fatto a regola d’arte, dall’avocado maturo al punto giusto, da un onigiri qualsiasi al salmone.
Amo captare novità sui Social e condividere attimi di vita presente e passata in grado di donare, con una foto, un input su luoghi e posti che vale la pena visitare.
E poi ho sempre amato l’idea di avere un blog.
E così con animo e coraggio è nato #UNABIONDAPICCOLA, un blog che cerca di seguire la moda di avere un blog, ma non troppo.
Il nome con gentile ironia vuole forse prendere dolcemente in giro la regina indiscussa di tutte le blogger, o vuole forse solo rappresentare in due semplici parole me stessa.
Vorrei regalarvi attimi di conoscenza e briciole di riflessione intervallati a momenti di ironica spensieratezza, magari low cost.