#ISOLETREMITI: DECADENZA E PANNA DELLA PUGLIA DEL NORD

Che la penisola pugliese ammicca con le sue meravigliose costiere è un dato di fatto; che tutto questo splendore sconfina sino a raggiungere le sue isole più grandi e più note è una certezza tangibile che balza agli occhi non appena si sbarca sulle Isole Tremiti.

Mare cristallino, di quel turchese che solo la Puglia sa dipingere; rocce scoscese e brulle, aride e incantate; gente genuina e cibo genuino pure, come il pesce appena pescato; architetture semplici logorate dal tempo, dai colori tenui e dalla pietra calcarea. Perché qui la vita è decadenza e panna. Perché il fascino della trascuratezza è indiscreto. Perché la limpidezza del mare è davvero emozionante.

Geograficamente appartenenti alla Puglia, a quella Puglia del nord che tanto attizza grazie al Gargano [si trovano in provincia di Foggia], sono in realtà più velocemente raggiungibili dalla città di Termoli, in Molise, perché è questo il punto di contatto più vicino con la terra ferma. Un classico traghetto, come quello della Tirrenia [90 minuti circa di navigazione], un aliscafo veloce [50 minuti circa di navigazione] o una barca privata da noleggiare con o senza skipper [ servizi offerti da Abruzzo Skipper o da Temoli Yachting con tempidi percorrenza maggiori], sono il modo più semplice e gettonato per arrivare sulle Isole Tremiti da Termoli, dal Gargano o dal sud dell’Abruzzo (San Salvo e Vasto). Ma badate bene che è possibile raggiungerle finanche per via aerea tramite un elicottero che decolla da Foggia. Una volta giunti al porto dell’isola principale, è sempre possibile noleggiare una barca o un gommone per trascorrere la giornata in alto mare o prenotare un tour in barca di qualche ora, eventualmente con possibilità di fare aperitivo o pranzo di pesce a bordo. L’importante è prenotare qualunque mezzo almeno qualche giorno prima, soprattutto in alta stagione come in piena estate, quando queste isole sono prese d’assalto. Perchè le Tremiti si ripopolano nel vero senso della parola durante la bella stagione, quando la natura si rinvigorisce e le sue attività ritornano a prendere vita.

Queste splendide isole, anche note come Diomedee, dal nome dell’eroe greco di Omero che pare sia qui sepolto, altro non sono che un piccolo arcipelago di sole 5 isole: la più grande e più nota isola di San Domino con le deliziose calette, il porto, punto di approdo prediletto, nonché con la maggior offerta di servizi di tutto l’arcipelago; la più bella e più suggestiva isola di San Nicola, con le sue attrattive storiche e architettoniche trasandate ma affascinanti; la più naturalistica isola di Capraia, custode di insenature mozzafiato e della celebre statua immersa e sommersa di San Pio; la più rupeste Cretaccio, uno scoglio più che un’isola, patria di molti gabbiani; la più lontana Pianosa, piatta, illibata e disabitata. Ed è proprio qui, come molti di voi già sanno, tra questo mare e tra questa gente, che il caro Lucio Dalla scelse di acquistare la sua casa vacanze; ed è qui che fu ispirato nel comporre molti dei suoi più noti brani.

Perfette per un weekend, mica male anche se solo per un giorno, hanno dei luoghi salienti imprescindibili da qualunque tipo di visita, come i punti più caratteristici del litorale di San Domino con le sue più famose calette Cala Matano, con il mare più azzurro delle isole, Cala delle Arene, con la spiaggia di sabbia più estesa, Cala dei Benedettini, Cala degli Inglesi, Cala Tamariello, Cala Tonda; le grotte delle viole, lo scoglio dell’Elefante, e i faraglioni di Pagliai, con la spiaggia più suggestiva delle isole raggiungibile solo via mare; il faro di San Domino. Come quel museo a cielo aperto che caratterizza l’isola di San Nicola, con la panoramica via Diomede, l’Abbazia di Santa Maria a Mare, con la chiesa ancora in piedi e quel che resta del chiostro, il castello Angioino dei Badiali, i suoi tanti e stupefacenti punti panoramici a picco sul mare. Come i fondali popolosi della costa di Capraia, costa su cui però non è possibile sbarcare, ideali per lo snorkeling e per ammirare la statua di San Pio ivi sommersa.

Per una pausa rifocillante bisogna percorre le stradine di San Domino per assaporare i panini sostanziosi di Capatosta o uno snack veloce con tanto di drink da Eraora, se si vuole addentare un boccone al volo; per gustare un buon piatto di pesce Da Enrichetta o la celebre pizza de La Furmicula, se si vuole godere di una pausa pranzo/cena un po’ più prolungata e promulgata.

Se si sceglie di pernottare sulle isole, la maggior parte delle strutture ricettive si trovano in quel di San Domino, ma anche la più tranquilla isola di San Nicola vanta casette in affitto e qualche b&b per lo più caratteristici.

Baie e promontori, spiagge e scogliere, falesie e pinete, mare e alture: le isole Tremiti sono tutto questo e molto altro. Un luogo ideale per staccare la spina dalla quotidianità e provare a riappropiarsi del tempo perduto.

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