Il Giappone è un paese a dir poco meraviglioso, che ti fa immergere in un’atmosfera unica capace di far vivere una così forte esplosione di emozioni da restare estasiati! Precisione, meticolosità, gentilezza smisurata, rispetto, altruismo, ospitalità sacrosanta, puntualità, sono alcune delle caratteristiche lampanti di questo Paese e di questa popolazione che non fanno altro che stupire.
Un paese alla mia altezza, sia nel vero senso letterale della parola, perché, si sa, i giapponesi in media hanno un’altezza contenuta, proprio come me; sia in senso lato, per quella gentilezza ed attenzione verso il prossimo che tanto mi sta a cuore e che desta ammirazione.
Ecco alcune curiosità che ho avuto modo di appurare durante la mia recentissima e bellissima vacanza in Giappone:
1 • Il Giappone è uno dei paesi più sicuri al mondo, e per quanto possa sembrare caotico e confusionario all’apparenza, è in realtà un paese dove l’ordine e l’educazione sono all’ordine del giorno. Infatti molto spesso le abitazioni hanno porte prive di chiusura mediante serratura.
2 • L’igiene è una questione che viene presa molto sul serio, tant’è che non appena si varca la soglia di un ristorante viene subito consegnata al tavolo una salvietta umida e bollente atta ad igienizzarsi le mani. Sui treni principali, come gli shinkansen, tra una sosta e l’altra salgono spesso squadre di pulizia pronta ad igienizzare i vagoni in breve tempo. I taxi inoltre godono di sportelli con apertura automatica di modo che i clienti non tocchino con le mani la portiera per questioni igieniche. Nonostante ciò mi è capitato di imbattermi in ristorantini piccoli dove la pulizia era davvero inesistente, la sporcizia davvero lampante e le condizioni igieniche davvero precarie. Due facce opposte della stessa medaglia.
3 • Molti, davvero molti, giapponesi indossano la mascherina, e più che una questione di igiene pare essere una questione di ipocondria o addirittura di altruismo. Che si arrovellano con i possibili germi presenti nell’atmosfera è un dato di fatto. Abbiamo chiesto a nostri conoscenti locals il vero motivo per cui viene indossata la mascherina e le risposte sono state multipli e variegate del tipo “per proteggersi dallo smog, dai germi altrui o dai pollini che causano allergie”; “per proteggere gli altri dai propri germi”; “perchè non hanno fatto in tempo a truccarsi o a rifarsi la barba”. Non è dato sapere quale sia la verità.
4 • Si mangia, si mastica e si ingoia rumorosamente, molto rumorosamente, e dopo ci si pulisce gli interstizi tra i denti con uno stuzzicadenti senza inibizione alcuna.
5 • Si guida come in Inghilterra, cioè mantenendo la sinistra dato che il guidatore in un automobile si trova al lato destro. Si guida molto sporti sullo sterzo con le mani collocate verso l’apice dello stesso sterzo. I limiti di velocità vengono generalmente rispettati e durante i miei dieci giorni di permanenza non ho mai visto un automobilista utilizzare il proprio cellulare alla guida.
6 • La maggior parte delle auto in Giappone sono elettriche o per lo meno ibride. Tra l’altro esistono due versioni di auto: le auto classiche tassate in maniera classica e le auto compatte e un po’ più piccole che costano un po’ di meno ed hanno una tassazione ridotta; queste ultime si riconoscono dalla targa gialla. E la maggior parte delle auto vengono parcheggiate in parcheggi al coperto a pagamento automatizzati dove l’auto viene posta su di una piattaforma girevole che si eleva e ripone le auto in una sorta di loculi disposti in altezza in maniera del tutto automatica. Viva la tecnologia e le soluzioni salva spazio! Per quanto riguarda le poche auto a benzina o a diesel presenti, queste sono solite fare il rifornimento a pompe di carburante dove il carburante, appunto, cala dall’alto, tramite pompe collocate sulla tettoia della pensilina del fornitore. So wird!
7 • Quando camminano i giapponesi trascinano sguaiatamente e rumorosamente i piedi per terra, nonostante siano minuti e leggeri, dato che è risaputo e prontamente visibile che i giapponesi sono tra le popolazioni più magre al mondo (il paese ha un tasso di obesità davvero irrisorio).
8 • Le file sono lunghe ed ordinate, silenziose e in genere singole (uno dietro l’altro, alias fila indiana) e ci si mantiene sempre lungo il lato sinistro, salvo dove differentemente indicato. Anche in stazione quando si attende il treno lo si fa in fila per uno, ovviamente aldilà della linea gialla. Idem dicasi per i bus del trasporto pubblico. Attenzione però che in alcune città, come Osaka e Kobe, pare si mantenga sempre la destra, come in Italia. Considerate che bisogna fare la fila un po’ ovunque, soprattutto nei ristoranti, piccoli e sempre un po’ tutti affollati.
9 • L’omino con i guanti bianchi che sollecita le persone ad entrare in metro o in treno sospingendole verso l’interno esiste davvero.
10 • Molti uomini giapponesi hanno le unghie delle mani lunghe: orrore!
11 • E’buon costume porgere un oggetto con tutte e due le mani, non camminare con le mani in tasca e togliersi le scarpe laddove previsto, come negli ambienti con pavimento in legno o nelle tipiche abitazioni giapponesi, i ryokan.
12 • I water sono dotati di tutti i comfort come la possibilità di riscaldare la tavoletta, mettere la musica in sottofondo per mantenere la privacy dei propri rumori fisiologici, far fuoriuscire un flusso d’acqua che lava le parti intime ed un flusso d’aria che le asciuga pure. Ma oltre a questa super tecnologia sono molto diffuso tra i bagni pubblici una sorta di orinatoio tipo il wc turco.
13 • In molti dei locali al coperto, come bar e ristoranti, è consentito fumare ma, stranamente, non è consentito fumare all’aperto se non nelle apposite aree dedicate ai fumatori e opportunamente delimitate.
14 • È buon costume non mangiare camminando per strada, forse è proprio per questo motivo forse non esistono cestini per l’immondizia per strada.
15 • Non di solo sushi campa il Giappone. I giapponesi infatti si nutrono in maniera tendenzialmente sana, variegata e delicata, prediligendo il riso (cucinato nel loro famoso cuociriso), i noodles, il pollo, il manzo pregiato come quello wagyu, i germogli, i tuberi, i funghi e tante uova. Vanno ghiotti per le anguille, le frattaglie di pollo, il matcha, i brodi fumanti; mangiano la medusa, cuociono la carne nel latte di soia e fanno una colazione salata a base prevalentemente di zuppe, uova, pesce e, ovviamente, riso. I sapori sono semplici ma intensi allo stesso tempo ed assaggiando una delle tante pietanze tipiche è possibile sperimentare l’ “umami”, il quinto sapore scoperto e “brevettato” proprio da uno studioso giapponese.
16 • L’acqua e il the sono in genere gratis e serviti di default durante un pasto consumato in un ristorante, nello specifico il the verde durante i pasti e il the nero a fine pasto.
17 • I panni vengono stesi e lasciati ad asciugare tranquillamente all’aria aperta, fuori un balcone o una finestra, appesi alle grucce in maniera ordinata e stirata.
18 • Esistono diversi tipi di alfabeto giapponese, ben tre, i kanji (una sorta di ideogrammi di origine cinese che esistono a migliaia), l’hiragana e il katakana (alfabeti sillabici fonetici, di circa 50 elementi ciascuno) ed è possibile scrivere le parole sia in orizzontale (da sinistra a destra) che in verticale (dall’alto verso il basso).
19 • I giapponesi aborrono il sole e tendono a ripararsi dalla radiazione solare in tutti i modi, indossando grandi cappelli, foulars, guanti bianchi. Addirittura chi va in bici ha delle protezioni sui manubri che ombreggiano le mani.
20 • Le stazioni sono delle vere e proprie cattedrali dedicate non solo al transito veloce tra un treno e l’altro, ma anche e soprattutto allo shopping e al cibo: qui è infatti possibile gustare tra le migliori prelibatezze culinarie giapponesi, dalla mattina alla tarda sera, a prescindere se si debba prendere un treno o meno, in ambienti piccoli e confortevoli dove le cucine sono quasi sempre a vista, come un po’ in tutto il Giappone.
21 • Passeggiando dentro e fuori le stazioni, o anche per strada, è possibile imbattersi in una serialità di Coin Locker che sono dislocati in varie parti della città: si tratta di armadietti di varie dimensioni, con chiusura tramite password, dove è possibile lasciare i propri bagagli o anche solo le buste della spesa o dello shopping inserendo delle monete del valore di poche centinaia di Yen. Ad affiancare questo susseguirsi ci pensano i distributori automatici di bibite, presenti pressoché ovunque.
22 • Viaggiando all’interno del Giappone su treni, autobus o aerei ci si troverà davanti un cospicuo numero di viaggiatori atti a divorare il proprio “bento”: una sorta di lunch box colorata e profumata, bella da vedere e buona da mangiare, a base di variegati manicaretti a base di pesce, carne, verdure ma soprattutto a base di riso.
23 • Sui treni, veloci (il famoso Shinkansen giapponese), puliti e puntualissimi (sono tra i più puntuali al mondo ed in media arrivano addirittura con 30 secondi di anticipo), spesso sono presenti delle carrozze dove è possibile sedersi senza prenotazione, delle carrozze dedicate solo alle donne (anti-palpeggio) e delle carrozze dove non è possibile parlare al cellulare.
24 • Celebri sono i Capsule hotel, una sorta di dormitori in serie, disposti in righe e in colonne, formati da piccoli spazi essenziali all’interno dei quali è inserito un letto, una tv (in genere), una lampada, delle prese per caricare il cellulare e tutto ciò di cui si ha bisogno durante un breve e pratico riposino che è possibile fare in questi hotel.
25 • Il tipico e mediamente famoso bagno termale giapponese, l’Onsen, consiste in delle vasche calde alimentate da acqua termale, spesso sulfurea e disintossicante, dove ci si entra completamente nudi. Per questo motivo gli Onsen sono quasi sempre divisi in femminile e maschile.
26 • Le due religioni prevalenti nel Sol Levante sono lo Scintoismo, che venera divinità con sembianze animali, ed il Buddhismo. In genere la prima assolve alle funzioni che si espletano durante la vita terrena, come battesimi e matrimoni, la seconda alle funzioni che riguardano l’aldilà, come i funerali.
27 • Prima di posizionarsi in procinto di pregare in un Santuario Scintoista o in un Tempio Buddhista, si esegue un rito di purificazione tramite il lavaggio di mani e bocca con una sorgente lì presente o tramite le vampate di fumo proveniente da tizzoni di incenso ardente e profumato.
28 • Se improvvisamente dovesse iniziare a piovere, non disperate: è facile trovare ombrelli di cortesia in varie attività commerciali e terziarie, come hotel, ristoranti, negozi, luoghi pubblici. In più spesso fuori agli stessi è possibile trovare una sorta di porta ombrelli dotati suddivisi in vari spazi dotati di lucchetto, dove riporre in maniera ordinata e sicura il proprio ombrello.
29 • I giapponesi riescono a fare una pennichella ovunque, anche in piedi in fila per strada. E se sono stanchi di camminare o di stare un pieno si riposano accovacciati in equilibrio sulle proprie gambe senza toccare terra con il sedere: che scomodità!
30 • La loro gentilezza è talmente sconfinata che “arigato gozaimasu” (grazie mille) lo ripetono in loop, sorridenti e servizievoli, inclinando il capo più e più volte! Tra l’altro esistono differenti tipi di inchino e ci si inclina con una gradazione differente a seconda della persona che ci si trova davanti.
Durante questa meravigliosa vacanza in Giappone ho esplicitato fin troppo entusiasmo. Perché non pensavo questo paese fosse davvero così fascinante. Perché non pensavo che potessi stupirmi così tanto ad ogni scorcio, ad ogni diversità culturale, ad ogni gentilissimo approccio. Perché non pensavo di poter dire “Wow!” ad ogni singola falcata mentre passeggiavo per strada!
Arigato gozaimasu, Giappone: sei stato il viaggio più bello che io abbia mai fatto!