Nota come città del vino per eccellenza, Bordeaux risulta essere non solo un epicentro dell’enologia francese ma anche un cuore nevralgico per il patrimonio storico e architettonico che la caratterizza.
Ampia e maestosa ma con un numero limitato di abitanti rispetto alle dimensioni che la caratterizzano [ ha circa 250000 abitanti ma la sua ampiezza fa quasi pensare che ne abbia molti di più ], ha un centro storico grande e denso, fatto di scorci suggestivi assai fotogenici.
Meta ideale per un weekend vivace, è perfetta anche per una vacanza più lenta che includa un giro tra i vitigni della zona e un tour dei celebri château.
L’aeroporto dista circa 30 minuti dal centro ed è collegato a questo dalla linea 1 del bus dell’azienda dei trasporti pubblici TBM [ con la loro app è possibile acquistare biglietti al costo di 1,70 € corsa singola o di 5 € per un ticket giornaliero della durata di 24h ].
Ecco cosa vedere, fare e assaggiare a Bordeaux che, benché sia una città relativamente piccola, preserva tante attrazioni.
L’approccio con questa splendida città inizia da sud, da un’opera di architettura contemporanea come la Mèca [ Maison de l’Economie Créative et culturelle ], un centro culturale improntato sull’arte, progettato da BIG pochi anni fa come una nuova quinta urbana panoramica ed attrattiva, a pochi passi dalla stazione di St. Jean. L’accesso ai suoi spazi espositivi avviene previa un contributo minimo di 2 €.
Da qui, dopo essersi inebriati sulla terrazza panoramica che lo sormonta, ci si addentra poi nel vero centro, dove si trovano, in ordine, la Chiesa di Santa Croce con la sua facciata asimmetrica; il Marchè des Capucines, ossia il mercato alimentare locale per eccellenza; la Basilica di St. Michel, con la sua torre campanaria distaccata e mastodontica, attualmente ahimè in fase di restauro; il celebre Ponte di Pietra che unisce da tempo immemore le due sponde del fiume Garonna; il lungofiume così ordinato ma così vitale; la Grosse Cloche (Porte Saint-Elois), un antico campanile del palazzo comunale che prende il nome dalla grossa campana, con ai piedi la piccola chiesa di Sant’Eligio; l’altro possente ingresso al centro storico, ossia Porte Cailhau; Place du Palais e poi l’immensa Place de la Bourse, dove si affacciano gli edifici della Camera di Commercio e il Museo delle Dogane e dove, dirimpettaia, si adagia le Miroir de l’Eau, un’installazione fatta di giochi d’acqua che creano uno specchio d’acqua a raso transitabile, opera dell’architetto paesaggista Michel Corajoud. Altre due piazze ampie e ammiccanti sono Place de la Comédie e con il Grand Theatre e Place des Quinconces, piena di verde e spesso sede di eventi.
Ci si addentra, poi, nel cuore di Mèriadeck, un quartiere elegante e moderno, che ospita un grande centro commerciale dall’omonimo nome, passando lungo Rue Sainte-Catherine, la via dello shopping e del passeggio sfrenato, per poi raggiungere l’incantevole Cattedrale di S. Andrea e l’adiacente Torre campanaria Pey Berland sormontata da una madonnina dorata. Qui nei pressi si trova anche l’estroso Palais de Justice progettato da Richard Rogers negli anni ‘90, tappa imperdibile per gli appassionati di architettura.
Si prosegue verso la Basilica di S. Seurin con la sua cripta; il Palazzo di Gallieno o quel che resta di esso, essendo ad oggi visibili solo gli affascinanti resti di questo antico palazzo romano; il Marché des Chartrons, un mercato dove durante il weekend si può pasteggiare con ostriche, spiedini di pesce e vino bianco; il quartiere dell’ antiquariato Les Chartrons e rue Notre Dame con l’omonima meravigliosa chiesa di Notre Dame; la strett art sul The Wall, un muro, e non solo, ricoperto di murales; il CAPC, ossia il museo di arte contemporanea della città.
Passeggiando piacevolmente lungo il fiume, andando verso nord, sulla sua banchina pullulante di locali, ci si imbatte nell’impattante Ponte Jacques-Chaban-Delmas, imponente e contemporaneo, per giungere finalmente a la Citè du Vin, un museo autoreferenziale che celebra il mondo del vino in tutto il mondo, nonché un esempio di piacevole architettura contemporanea progettata dallo studio XTU. È consigliabile prenotare l’ingresso alla Citè du Vin sul loro sito, in modo da scegliere e ponderare, oltre alla visita al museo, anche le esperienze di degustazione che questa offre.
Qui nei pressi si trovano Les Halles Bacalan, un mercato alimentare abbastanza hipster da piacere proprio a tutti, e le Vaisseau Spatial, una scultura fatta da Suzanne Treister, che altro non è che un fantastico ufo galleggiante nel bel mezzo della Garonne, che fa da preambolo ad un lungofiume giovane e dinamico ricco di localini anche galleggianti, sullo sfondo di edifici contemporanei nuovi di zecca.
Tra le cose da fare a Bordeaux si annovera, indubbiamente, oltre a un’esperienza degustativa presso la Citè du Vin, un assaggio di numerosi vini nell’enoteca Aux quatre coins du vin, dove è possibile auto-spillare vari tipi di vino in varie quantità, e una visita al Cinema Utopia, una vecchia chiesa tramutata in cinema, dove se masticate un po’ di francese è possibile vedere film autoctoni e non.
Tra le cose da assaggiare a Bordeaux troviamo tutti gli emblemi più eloquenti della cucina francese, e quindi vai con l’emozionante vino bordolese, i formaggi, le ostriche del vicino Atlantico, le entrecôte, la pasticceria finissima, i dolcetti tipici. Per colazione regalano grandi soddisfazioni I lievitati di Boulangerie Jocteur, a pochi passi dalla cattedrale, di Au Perrin Moissagais, con i suoi croissant pazzeschi nel quartiere Les Chartrons, di Le Fournil De Belcier per un pan au chocolate sfogliato caldo e fragrante vicino la stazione, di Aux Metavilleaux de Fred per il pan au chocolate più soffice, più cioccolatoso e più buono che ci sia. Per pranzo si consiglia la formaggeria Crème o un variegato pit stop mangiareccio al Mercato di Darwin, una ex area industriale dismessa dove food, drink, shop e attività varie, come la skate che su pratica nell’Hangar Darwin Skatepark. L’enoteca Max Gallery è il posto perfetto per un aperitivo o per comprare qualche bottiglia come souvenir; Le Carreu è, invece, il postoideale per una cena a base di carne dove gustare una buona entrecôte, così come Brasserie Bordelaise, dove si possono gustare piatti tipici, o Le petite commerce per assaporare il pesce dell’Atlantico, o Lume per una cena più raffinata.












A meno di un’ora di distanza dalla città di Bordeaux, si stagliano le celebri Dune du Pilat, un vero e proprio spettacolo della natura, dato che altro non sono delle montagne fatte di sabbia fine e dorata. Si raggiungono con il treno sino alla fermata della stazione di Arcachon e poi con il bus di linea del trasporto cittadino [ che ci mette un bel po’ per arrivare dato che fa un giro lungo ma panoramico ].
Non meno fascinoso è il centro della città di Arcachon, con la sua architettura eclettica e colorata, le sue viuzze ricamate e decorate, il lungomare rigenerante, il molo prorompente, la moltitudine di ristoranti vista mare, il mercato alimentare coperto e scoperto noto come Les Halles de Arcachon, dove al Bar a Huitres L’Oyster è possibile degustare ottime ostriche francesi, accompagnate da vino bianco bordolese fresco e sapido.
Insomma una bella dose di oceano, dove il burro lo mettono pure sui gamberi, dove l’atmosfera è rilassata e dice i villaggi in legno dei pescatori del sud sanno tanto di nord.
Se il tempo avanza e si ha a disposizione qualche giorno in più, beh, questi sono sicuramente da dedicare alla visita delle zone vitivinicole nei pressi di Bordeaux e nel cuore della zona di Medoc, come il borgo di Saint Emillion e qualche château [ castelli con cantine all’interno ] che questa ospita.






Ventate di correnti oceaniche e di innovazione storicizzata soffiano dall’Atlantico, apportando freschezza e sapidità a questa città così frizzante. Perché Bordeaux è una città fatta di scorci incantevoli e di angoli vitali, pregni di tipicità.