#VIENNA IN 4 GIORNI: L’AUSTRIA AUSTERA E GRAZIOSA

Quando si pensa ad una città elegante e raffinata, sobria e delicata, si pensa quasi inevitabilmente a Vienna. Ogni edificio ha una storia, una particolarità, una bellezza sofisticata, un’importanza architettonica, un’impronta elegante. Tutto il centro storico si caratterizza per una didascalica maestosità, austera ma graziosa. Lo stile impero regna sovrano, con incursioni generose di modernismo e secessionismo. Ma ai margini del centro prende piede sempre più uno slancio contemporaneo, dominato da grattacieli medio-alti in acciaio e vetro.

Il tutto è accompagnato da una massiccia dose di cavalli, che cavalcano le vie della città vecchia trainando carrozze d’epoca e viaggiatori benestanti, da una miriade di turisti, che impazzano scattando foto quà e là, da una quantità di cultura, che si cristallizza in musei davvero notevoli e da una sfilza di delizie locali tutte da gustare.

L’aeroporto è collegato, tramite un veloce ed efficiente servizio ferroviario (treno S7) a varie zone della città. Ma si può anche raggiungere Vienna direttamente in treno (treni diretti partono da Roma e da Milano viaggiando di notte), in autobus sempre dall’Italia o da un’altra delle incantevoli capitali sul Danubio, o addirittura in battello da Bratislava.

Il costo della vita è leggermente più esoso rispetto a quello italiano; la moneta è sempre il nostro euro.

Per spostarsi comodamente è bene utilizzare i mezzi pubblici facendo l’abbonamento (alle macchinette automatiche per strada o nelle stazioni metro) valido per uno, due, tre o più giorni.

Per alloggiare si trovano prezzi quasi equivalenti tra hotel ed appartamenti, tendenzialmente alti. Un consiglio spassionato? L’hotel niu Franz dove freschezza, design divertente, staff cordiale per davvero, posizione buona e una colazione a dir poco perfetta, in linea con le tendenze alimentari del tempo, ben si conciliano con un costo non così eccessivo.

Sul sito dell’ente del turismo di Vienna ( https://www.wien.info/it ) è possibile reperire una moltitudine di informazioni sulla città, consultare una mappa interattiva, conoscere gli eventi in corso, trovare tutto le info sulla Vienna City Card, ma soprattutto, nella sezione My Vienna è possibile costruire un itinerario personalizzato (salvabile e stampabile) scegliendo i punti di interesse da visitare, tramite l’esplorazione delle attrazioni principali suggerite. Visitando la sede fisica nel centro cittadino è possibile accaparrarsi gli opuscoli informativi suddivisi per tema, con itinerari prefissati e percorsi da seguire.

#DAY1

La scoperta della Vienna più autentica non può che partire dalla Ringstraße, l’anello stradale capolavoro urbanistico composto da viali di matrice ottocentesca, che abbraccia il centro storico, ricalcando l’andamento delle vecchie mura e affiancandosi ad una zona cuscinetto vegetale fatta di prati, di alberi, di spazio pubblico di qualità. Qui si affacciano il bellissimo Stadtpark e il Mak (Museo Arte Applicata), nonchè molti degli edifici di rappresentanza più eleganti della città, come la Hofburg con il suo seguito di palazzi imperiali e di giardini, la Palmen house progettata da Otto Wagner, che ospita il museo delle farfalle oltre che un carino bistro, il Museo di storia, il vicino Volkstheater, il Parlamento, la Rathaus (Municipio), il teatro Burgtheater con l’adiacente Caffè Landtmann, rinomato per lo strudel viennese di mele, il sobrio e rilassante Parco Volksgarten, l’edificio storico dell’Università, la bellissima chiesa Votivkrche.

Da un punto qualsiasi del ring ci si addentra per le vie del centro storico. La via più eloquente per l’immissione è forse la Rotenturmstraße, da imboccare nei pressi del Danubio e da attraversare per intero sino ad imbattersi prima nel negozio tutto austriaco Manner, che vende ogni qual si voglia genere di wafer buonissimi, oltre che le blasonate palle di Mozart, e poi nella maestosa Cattedrale di Santo Stefano, di origine medioevale e ricca di guglie con un tocco di colore. Quasi di fronte l’antica chiesa si trova un edificio tanto discusso per la sua ventata di modernità, la Haas House, progettata da Hans Hollein, che ospita un bar con terrazza panoramica con vista cattedrale. Da qui si imbocca la lunga e affollata Kärtnerstraße con negozi e bar, tra cui il celebre Kärtner Bar, opera dell’architetto Adolf Looos ed alla fine ci si imbatte nell’Opera, in tutta la sua elegante magnificienza.

Dopo un giro per le vie dello shopping, si prosegue verso la rotonda ed aristocratica Michaelerplatz, con il complesso di palazzi barocchi che per metà la circonda e la forma essenziale della Loos Haus, verso la piazza Hoher Markt con il famoso e arzigogolato orologio, verso la chiesa dei Minoriti, verso il “triangolo delle bermuda” ricco di locali, verso la piccola e spartana chiesa Ruprechtskirke.

Tra le istituzioni viennesi in campo culinario si contendo il primato la celeberrima torta Sacher, la versione originale della quale si deve gustare al Caffè Sacher collocato nell’omonimo hotel, luogo che ha dato i natali a questa delizia (valide alternative nei giorni a seguire sono la sacher della Pasticceria Demel e quella della più commerciale Pasticceria Aida, alternativa più economica ma discretamente buona) e la famosissima cotoletta viennese, chiamata Schnitzel, da mangiare improrogabilmente, dopo un lungo tempo trascorso in fila, da Fligmuller nella versione della loro celebre cotoletta di fettina sceltissima di maiale con panatura croccante. E queste istituzioni golose non si può fare a meno di assaggiarle subito.

 

 

#DAY2

La giornata non può che cominciare con una passeggiata nella bellissima Karlsplatz dominata dall’imponenza della Chiesa di S. Carlo, e abbellita, oltre che dal verde, anche dallo storico padiglione che fa d’ingresso alla metro progettato dal celebre architetto secessionista Otto Wagner.

Attraversando il parco è possibile giungere all’edificio della Secessione, sempredi Otto Wagner, con la nuvola sferica dorata in cima e l’intestazione aforistica sul cornicione “Al tempo la sua arte, all’arte la sua libertà”. Simbolo di una vecchia Vienna che puntava al rinnovamento, ospita al suo interno un museo in cui è possibile ammirare anche l’arte di Klimt che contribuì alla decorazione interna dello stesso. Sulla grande piazza quasi antistante prende vita, nelle ore diurne, il Naschmarkt, un mercato che offre prelibatezze locali ma sopratutto etniche, colorate ed invitanti. Da segnalare Neni, un ristorantino per una pausa veloce e colorata all’insegna dell’hummus.

L’ambito più eclettico di Vienna è indubbiamente il MQ (Museum Quarter), una sorta di distretto culturale che si presenta come un incubatore di epoche, di arte, di architettura, di musei, composto come è da il Museo Leopold, il Mumok, l’Architektur Zentrum. Qui è possibile non solo fare una scorpacciata di arte di ogni tipo, rispettivamente dalla più classica alla più contemporanea, ma anche godere di una piacevole sosta all’aperto di qualità e di un’ampia scelta di caffè dal retrogusto hipster.

Un museo a se stante, bello fuori ma ancor più bello dentro, non tanto per il suo modo di essere ma per l’esposizioni permanenti e temporanee che ospita, è l’Albertina Museum, un meraviglioso miscuglio tra antico e contemporaneo, come dimostra la tagliente pensilina aggettante che lo sovrasta. Nella piazza che ospita l’ingresso del museo si trova tra l’altro il Bitzinger, un famoso chiosco che vende il wrustel viennese più buono della città, emblema dello street food anche in Austria. Occhio però che c’è sempre la fila.

Merita una lenta passeggiata il quartiere hipsters Neubau, fresco e giovanile, dove l’arte e il buon cibo si intrecciano con creatività. Qui si trova il Tian Bistro, il bistrò del ristorante stellato vegetariano Tian. Semplice e gustoso, sano e saporito, è davvero davvero molto buono.

 

#DAY3

Una scorpacciata di colore è pronta a stupire visitando l’Hundert Wasser Haus, il palazzo di case popolari eclettico e colorato, nato dall’incontro tra un architetto e un artista viennese negli anni ‘60. Poco distante da questa si trova la Kunsthaus (palazzo delle belli arti) progettata dai medesimi suddetti e quindi anch’essa ricca di colorato estro. Un vero incanto è rappresentato non solo dalla facciata, dai toni prevalenti del bianco e nero, ma anche dallo spazio interno che ospita la caffetteria con giardino annesso.

Per una pausa pranzo tra il fast, il local e il gourmet, tappa obbligata è Trzesniewski, un locale viennese specializzato nella preparazione di tartine di pane di segale con salse e mousse dal sapore e dal colore sorprendenti.

Un’oasi di pace, di verde e di meraviglia, pronta ad accogliere orde di turisti, è il Belvedere, un castello barocco a sud della città, un tempo residenza estiva dei Savoia, oggi adibita a museo. E’ caratterizzato da bellissimi giardini e da bellissimi edifici (upper e lower), dove è possibile ammirare un gran numero di opere di Gustav Klimt, tra cui il celeberrimo Bacio, di Monet e di molti altri pittori importanti. Attenzione che per accedere ai due edifici è necessario acquistare due differenti biglietti, ma è l’upper Belvedere che custodisce le opere più note.

Altra cena, altre bontà, sempre nel quartiere Neubau ma questa volta da Glacis Beisl, dove beisl è il nome austriaco per indicare le tipiche trattorie viennesi che ricordano un po’ un bistrò. Qui si servono piatti della tradizione accompagnati da ottimi vini locali, il tutto con giovanile freschezza.

 

 

#DAY4

Last but not least, per citare uno dei modi di dire inglesi che più mi conquista, l’architettura contemporanea.

E ciò che di più contemporaneo è presente a Vienna è racchiuso all’interno del nuovo campus universitario Wirrachaftsuniversitat WU (Wien University), con vari edifici contemporanei progettati da importanti architetti tra cui Zaha Hadid che ha disegnato la biblioteca del campus. 

Tutto il quartiere che lo circonda trasuda un’impronta contemporanea atta a lasciare il segno, sino ai margini indefiniti del Prater, un enorme parco giochi senza limiti e confini delineati. Qui il divertimento è assicurato.

Da qui si raggiunge in poche fermate di metro il Messe, ossia l’edificio di recente costruzione della fiera di Vienna, che è anche un centro polifunzionale e commerciale, nonchè un importante snodo del trasporto locale.

Aldilà del fiume sorge la nascente Doneau city, la città nuova che si erge sulla sponda nord del Danubio, in un quartiere in divenire dominato da cantieri, da una piccola chiesa tutta contemporanea e dal nuovissimo grattacielo ondulato progettato da Dominique Perrault che ospita l’Hotel Melia, con un ristobar panoramico collocato all’ultimo piano, e dal Donauturm, una torre panoramica alta circa 250 m su cui è possibile inerpicarsi tramite un veloce ascensore (a pagamento, circa 15€) per apprezzare una Vienna dall’alto che più alto non si può. Ospita in cima un bar ed un ristorante su una piattaforma che ruota lentamente.

Dalle sponde in divenire della Doneau city, osservando la Vienna aldilà del fiume, quella che si concentra nel centro, si scorge uno skyline dominato nell’immediato dalla bellissima Chiesa di S. Francesco d’Assisi, che superba si sporge sul fiume.

Una zona in trasformazione, che emana una malinconica voglia di rinnovamento, è  la zona industriale di Simmering, quella che ospita il Gasometer e dominata, appunto, dai quattro alti edifici circolari che lo compongono. A uno di questi si accosta, quasi in un non troppo timido abbraccio,  un alto edificio di vetro ideato dalla mente a volte folle di Jean Nouvel con la partnership di CoopHimmelb(l)au.

Ritornando verso il centro, un aperitivo vista skyline, magari al calar del sole, va fatto nel bar all’ultimo piano e completamente vetrato del So/ Hotel, il Das loft: i prezzi sono un po’ alti, ma per una vista del genere, a 360 gradi sullo skyline di Vienna, ne vale la pena. Tra l’altro il grattacielo monolitico è stato progettato da Jean Nouvel.

Un può fuori, tempo a disposizione permettendo, meritano una visita il castello di Schönbrunn, residenza estiva degli Asburgo nel bel mezzo della campagna viennese, e la chiesa di S. Leopoldo, progettata da Otto Wagner. Per gli amanti di architettura come me aggiungete anche il quartiere lungo la Pilotengasse, progettato da Herzog & De Meuron alla periferia della città e realizzato con case scarne e colorate che si innalzano su pilotis, e il complesso residenziale sulla Spittelauer Lande progettato, come si può ben vedere, da Zaha Hadid.

 

 

Tutto questo trambusto culturale, fatto di parole, di fatti, di immagini, per descrivere l’Austria austera e graziosa che si configura nella sua capitale, nell’elegante città di Vienna.

( Per geolocalizzare i luoghi citati, come una buona parte di pasticcerie, pizzerie e ristoranti, visita la pagina del blog MYMAPS )

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