Quando dicembre sbaraglia sul calendario ed iniziano ad accendersi le prime luci propiziatorie delle feste che verranno, la voglia di immergersi in un’atmosfera natalizia a 360 gradi giunge spontanea.
Quale modo migliore se non quello di fare un salto in un posto nordico e freddo, corazzato da vino caldo alla cannella e mercatini di Natale, con casette lignee e graziose, per tuffarsi a capofitto nella magia del Natale?
E tra tutto il nord, io quest’anno ho scelto le repubbliche Baltiche, come la Lettonia e la Lituania.
Tra luci soffuse e diffuse nei centri storici imponenti delle città di Riga e Vilnius, costellati di addobbi graziosi ed eleganti, in un’inondazione di note natalizie, è inevitabile inalare l’intenso profumo di un Natale baltico.
Pare, come leggenda comanda, che il primo albero di Natale fu addobbato per la prima volta proprio a RIGA.
Ed è qui, nella capitale lettone, che il Natale, con luminosa eleganza, abbraccia ogni cosa, dai palazzi alla natura, dalle strade ai giardini, sino a diffondersi nell’animo della gente. Nella piazza antistante il Duomo, un maestoso albero di Natale, finemente addobbato, capeggia e domina tra le graziose casette in legno che danno vita al mercatino di Natale. Artigianato locale, dove legno, ambra e lana si trasformano in oggetti accoglienti, cucina tipica, vino caldo speziato, tisane natalizie al profumo di cannella ed al sapor di frutti di bosco e gli immancabili dolcetti allo zenzero, donano una calorosa atmosfera natalizia alle pendici del duomo.
Lì nei pressi è d’obbligo curiosare per la stradina che accoglie i bizzarri e colorati edifici dei Tre Fratelli, tre edifici simili ma diversi tra loro, il centrale dei quali ospita il Museo di architettura lettone, entrare ad ammirare la chiesa di San Giacomo, passeggiare tra i suggestivi vicoletti sino a raggiungere il castello, Riga Pils, sulla cui piazza si erge un altro maestoso albero di Natale. Il castello di Riga si affaccia sul fiume Daugava e si pone e si impone, nella sua semplicità, dirimpetto al moderno quartiere oltre sponda, fatto di alti edifici di acciaio e cristallo. Camminando per le strade della Vec Riga, il centro storico per intenderci, anelito di atmosfera natalizia e, cosa non da poco, patrimonio UNESCO, ci si imbatte nelle maggiori attrazioni della città, come la casa delle Teste Nere, edificio pregno di storia e ricco di decorata architettura, la chiesa di San Pietro, affiancata da un’irta torre campanaria, la casa del Gatto, i vari mercatini ed alberi di Natale dislocati nelle principali piazze della città, lo svettante monumento della libertà, gli straordinari ponti, come il suggestivo ponte ferroviario in metallo, costituito da arcate superiori ricorrenti o il recente e moderno ponte Dienvidu, e il contemporaneo edificio triangolare che ospita la Libreria Nazionale, che con pesante leggiadria si riflette nelle acque del fiume. Emblematici, nonostante le rigide temperature, sono anche i numerosi parchi che si intervallano nell’ordinata trama urbana. Degna una capatina il grottesco mercato centrale, colorato da numerose varietà di frutta, verdura, carni e pesci.
Non si può non salire al 26esimo piano del Radisson Hotel situato su una delle vie principali, Elizabeth Iela, che ospita lo skybar panoramico, con vista pazzesca sullo skyline della città, che permette di ammirare, durante l’ascesa nell’ascensore vetrato, le curve geometrie dorate dell’imponente cattedrale ortodossa. Proseguendo su questa stessa via, costeggiata da negozi luxury, si arriva ad un quartiere più a nord pregno di edifici ad alta concentrazione di Art Nouveau, che è possibile osservare passeggiando con il naso all’insù per Antonjas Iela, Alberta Iela e traverse annesse e connesse.
Altro quartiere che merita una tappa è Miera Iela Republika, il quartiere hipster di Riga, presieduto da edifici industriali dismessi, negozietti e baretti alternativi, e dalla tuttora operante fabbrica di cioccolato Leima, marchio lettone, emanante un intenso odore di cacao, che si propaga per l’intero quartiere.
Per appagare l’ appetito, che, ahimè, non manca mai, oltre alle sfiziose proposte dei mercatini natalizi, è possibile gustare zuppe e piatti della cucina locale nel caratteristico e centrale ristorante Salve, bere qualcosa di caldo, cioccolatoso e coccoloso nel Black Riga Bar, dove l’ingrediente principale è il Black balm, liquore tipico di Riga, e bere un’ottima birra, accompagnata da piatti tipici a base di carne e di musica live lettone, al Folkklubs Ala Pagrabs.
A poche ore di macchina o di autobus (economico e comodo, con schermo
a bordo per ogni sedile se si sceglie di viaggiare con la compagnia Ecolines), dirigendosi a sud, si raggiunge un’atra capitale Baltica, VILNIUS, nel cuore della Lituania, più piccola, semplice e discreta ma comunque pervasa dalla magia del Natale che impazza. Circondato da una periferia un po’ trasandata e, per così dire, alquanto vintage, il centro storico vanta però imponenti edifici di rappresentanza, come il Municipio e la sede principale dell’Università, e chiese di alto pregio, come il Duomo in perfetto stile neoclassico, sovrastato dall’imponente Torre di Gediminas, la chiesa di S. Caterina, la strabiliante chiesa gotica di S. Anna, la splendente e bizzarra chiesa ortodossa di S. Michele e S. Costantino e la Sinagoga, situata nell’elegante ed accogliente quartiere ebreo.
Anche qui il mercatino di Natale ha luogo nei pressi del Duomo e lambisce, con le sue eleganti baracche, bianche e con i tetti a spiovente, un albero di Natale gigante, fatto di filari di luci. È possibile gustare snack prevalentemente dolci e caratteristici del nord Europa e, lì nei pressi, salire su un luminoso trenino che fa il tour per le principali vie della città.
Per una pausa dal freddo, un’ottimo the caldo, da accompagnare con una squisita e saporita fetta di torta, è servito nella pasticceria chabby Pinavija. Se si ha voglia di un caffè fragrante ed appena macinato, in versione ristretta, lunga o filtrata, non si può che andare nella caffetteria hipster Love is strange, posizionata a valle della collina delle Tre Croci, dove design essenziale e chicchi aromatici avvolgono la giovane clientela.
A proposito di hipsteria, la zona più di tendenza a riguardo è la repubblica di Uzupis, con tanta di costituzione da rispettare se si vive in questo quartiere così bohemian e dal carattere forte, bizzarro, alternativo ed indipendente. Arte contemporanea e storia si intrecciano, abbracciando anche i vicoli più segreti.
Per un’abbuffata di cucina locale vale la pena cenare da Senoji Trobele, trattoria dall’intimo animo lituano, dove è possibile gustare i Cepelinai, ossia i famosi gnocconi di patate farciti di carne o verdure, mangiare della tenerissima carne di cervo e sgranocchiare pane fritto con scaglie di aglio da intingere in una maionese calda al formaggio.
Con il gelo come sfondo e la neve che lenta si adagia sui tetti a spiovente, ogni inverno dai primi di dicembre sino allo scoccare dell’Epifania, gli accoglienti mercatini di Natale di Riga e di Vilnius tornano ad allietare grandi e piccoli, con tutta la carica di positività e di dolcezza che, sovente, gli caratterizza.
Confortati dal calore delle luci di Natale, con in sottofondo Let it snow e lo scoppiettio del legno che arde nei braceri atti a cuocere le prelibatezze del posto, la felicità è una cosa semplice quando non si ha”niente altro che del bianco a cui badare“.
( Per geolocalizzare i luoghi citati, come una buona parte di pasticcerie, pizzerie e ristoranti, visita la pagina del blog MYMAPS )