Buon anno a chi vive alla giornata, prendendo di petto la vita e ricordandosi di sorridere ogni mattina, ancor prima di dare un sorso al caffè.
Buon anno a chi non smette mai di sperare, rivoltandosi ogni giorno le maniche per migliorare il proprio pezzetto di mondo, perché la speranza è l’ultima a morire ma se si resta immobili a braccia conserte la speranza crepa.
Buon anno a chi si ricorda degli altri, a chi non si imbeve del solo e proprio io, a chi ha un cuore grande.
Buon anno a chi sa ancora ascoltare, a chi non sa fare troppe domande, a chi continua a dare risposte.
Buon anno a chi non conosce l’invidia.
Buon anno a chi fa uso e abuso del rispetto altrui.
Buon anno a chi disprezza il male.
Buon anno a chi ha la pace nel cuore.
Buon anno a chi scansa le critiche.
Buon anno a chi è avverso alle lamentele, a chi ripugna le polemiche.
Buon anno a chi ha sete di conoscere, a chi ha troppa voglia di scoprire, a chi mai esaurisce le proprie energie.
Buon anno a chi gioisce per le piccole cose.
Buon anno a chi evita i convenevoli e arriva subito al dunque.
Buon anno a chi riesce a staccare il proprio pollice dal proprio smartphone per più di cinque minuti, per guardarti negli occhi e ascoltare il tuo cuore.
Buon anno a chi coscientemente dimentica di possedere un cellulare quando è alla guida di un’auto.
Buon anno a chi ogni giorno divora pagine di libri che furono, che sono e che sempre saranno.
Buon anno a chi ogni giorno divora cibo consapevolmente.
Buon anno a chi scatta e immortala attimi futili o memorabili, perché ricordare fa bene all’anima.
Buon anno a chi chiude il rubinetto dell’acqua mentre si spazzola i denti, a chi spegne il PC quando non lo utilizza, a chi spegne la TV quando dorme, a chi non getta la cicca per strada, perché non ereditiamo la terra dai nostri antenati, ma la prendiamo in prestito dai nostri figli.
Buon anno a chi adora camminare sotto la pioggia.
Buon anno a chi ha desistito alla tentazione di stilare un’ideologica lista di buoni propositi, perché quest’anno l’unico buon proposito è quello di non avere dei buoni propositi!
Bando agli intenti, alle intenzioni, alle volontà: quest’anno va da se, che tanto le cose non vanno mai come credi. Che tanto arriva sempre una sorpresa inaspettata, a volte brutta, magari bella.
Che tanto il lunedì la dieta non la inizierai mai, che tanto il 7 gennaio non correrai mai ad iscriverti in palestra, che tanto il 7 gennaio quest’anno è pure sabato.
Buon anno.
Che sia impulsivo.
Che sia ad ogni modo bellissimo.
Che sia semplicemente vero.