Colori accessi, gente vivace e verace, profumo di oceano. Spioventi tetti, vestiti di coppi di una terracotta intensa, scandiscono un cielo azzurro a sud, grigio e denso di vapore acqueo a nord. Ceramiche arzigogolate e raffinate. Ruderi residenziali contrastano a malapena la gravità temporale. Lo spettro del tempo che passa impregna l’aria delle città, tra sprazzi di architettura nuova ed essenziale, nella forma e nella sostanza, bianca e pura o allegramente colorata, e sprazzi di architettura abbandonata, vecchia e rifunzionalizzata, che esonda di nuova vitalità e di ritrovata positività.
Salite e discese. E salite. E sanpietrini ovunque, che caschi anche sull’asciutto. Acqua dolce e acqua salata, il fiume che si confonde con il mare, l’orizzonte che si confonde con un ponte. Natura selvaggia, ripida e irruenta. Scogliere pungenti tra sprazzi di sabbia dorata. Onde sulle sponde alte, sulle sponde basse. Brezza marina e ventata di sud.
I vestiti sgualciti dalla compressione in una valigia un po’ troppo piena: piena di vestiti, di gioia, di voglia di scoperte e di libertà.
Il vino buono, a poco prezzo. Il vino verde. Odore di sardine arrosto che ti ricorda che è quasi giunta l’ora del pranzo o della cena, anche se tu stai ancora facendo colazione. Un’ottima bica (caffè ristretto) in ogni momento della giornata, per farti sentir meno la nostalgia di quella buona tazzina di espresso italiano. La buccia di patate fritta, unta e croccante. L’abuso di aglio e cipolla, ovunque. Le chewing-gum alla cannella. Il polpo tenero e soffice come mousse.
Ma anche un popolo di teste calde pronte ad infervorarsi per un niente, di parcheggiatori abusivi, di un numero vertiginoso di spacciatori, di conducenti di tram che corrono come se fossero su un circuito di formula uno, di camerieri che oscillano tra l’essere troppo burberi e l’essere troppo poco gentili e, per fortuna, anche di automobilisti che, nonostante la lancetta del contachilometri supera il numero 100, si fermano a 10 metri dalle strisce pedonali per fare attraversare te pedone spaventato.
Un’aureola profusa di buonumore, nonostante tutto.
Ecco immagini di scorci che da Lisbona a Portimao, passando per Cascais, cabo de Roca e Sintra, da Aveiro a Porto, transitando per Costa Nova, hanno suscitato emozioni alla mia calda vacanza d’agosto, sorprendendo i miei occhi, anche se un po’ meno di quanto immaginassi.
E’ veramente così colorato??
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