LA #COSTIERAAMALFITANA IN UN WEEKEND

Prendi un breve tratto di costa, tortuoso e complicato, di una bellezza stupefacente; prendi un weekend di inizio estate, caldo e soleggiato, di quelli che andrebbero trascorsi solo e soltanto in riva al mare; poi prendi un compleanno da festeggiare, allegro e spensierato, di quelli però che “dopo i 30 non si festeggia”.

E se quel breve tratto di costa è proprio la Costiera Amalfitana, uno dei posti più belli e più gettonati della regione Campania, ma anche d’Italia, che, in un susseguirsi di paesi inerpicati su alte rocce a strapiombo sul mare, rappresenta un vero e proprio tesoro custodito tra Sorrento e Salerno, allora quel weekend diventa perfetto, e quel compleanno da over 30 pure.

Presa d’assalto da turisti provenienti da ogni dove (gli americani vanno per la maggiore), è leggermente sovraffollata durante i mesi estivi, ma è proprio durante la bella stagione che l’entusiasmo di questi luoghi scaturisce in tutto il suo splendore. Quella rarefazione di azzurro, che dal cielo innaffiato dai caldi e luminosi raggi del sole si intensifica progressivamente verso il mare, viene tagliata in modo netto e deciso da un orizzonte che non conosce i confini dell’immaginazione; quelle prorompenti rocce sul mare su cui si affacciano terrazze baluginanti di sole; quei colori accesi ed intensi delle cupole delle cattedrali, delle facciate dei palazzi, degli agrumi succulenti, delle ceramiche decorate a mano; quella magica fascia costiera che proprio in estate raggiunge il culmine della bellezza.

Il modo più comodo per raggiungere la Penisola Sorrentina è sicuramente l’automobile, ma se si opta per un volo con atterraggio a Napoli o per un treno (Trenitalia o Italo) o un autobus che arriva a Napoli, si può raggiungere Sorrento con la circumvesuviana, una sorta di metropolitana di superficie, pratica ed economica. Transfer privati e taxi hanno prezzi alquanto alti. Se si giunge a Salerno, la cui stazione è servita da treni ad alta velocità, allora il modo più comodo per approdare in uno dei paesini della costiera è sicuramente la barca (traghetto o aliscafo).

Se capitate da queste parti nel periodo estivo e siete ivi sopraggiunti con la vostra auto, scordatevi di utilizzarla per i vostri spostamenti, sempre a patto che voi non abbiate un famelico istinto masochista. La statale che, alta, costeggia la costa e che connette, sola soletta, i paesi che si affacciano sul mare, è sempre molto trafficata ed è ad un’unica corsia per senso di marcia, corsia che in alcuni tratti si assottiglia talmente tanto da fondersi e confondersi con quella del senso opposto. L’ideale sarebbe muoversi in scooter, da affittare in loco, ma vi preannuncio che dovrete armarvi di tanto coraggio, che non dovete soffrire di vertigini e che dovete ben saper destreggiarvi tra auto ed autobus in coda; in autobus (compagnia locate SITA), mezzo pratico ed economico, che per quel che mi è parso di vedere rispetta gli orari di arrivo, più lento e più problematico per chi soffre di mal d’auto ma molto efficiente; in barca, salendo a bordo di una delle tante imbarcazioni (barche, aliscafi, o piccoli traghetti) che traghettano i turisti da un porto ad un altro di un’altra città.

I prezzi sono davvero esagerati, così tanto che si ha la percezione di non essere mica nel Sud Italia, e trovare una struttura ricettiva o un ristorante ad un prezzo abbordabile è davvero difficile. Se si prenota con largo anticipo forse sarà possibile risparmiare qualcosina, ma ciò non è nel mio stile, da sempre dedita a viaggi last minute. Nonostante la prenotazione dell’ultimo minuto, ho pero trovato un albergo niente male nei pressi di Sorrento, a Piana di Sorrento, ideale per chi arriva in macchina e vuole alloggiare fuori dal caos cittadino: è l’Antico Casale Russo, con posizione ottima rispetto all’intorno della costiera amalfitana, parcheggio gratuito, vista panoramica, camere molto ampie, discreta colazione inclusa e fermata del trasporto pubblico a 5 minuti di distanza a piedi. Il tutto al costo di 100 € a notte per una camera doppia in alta stagione, prenotata sul loro sito giusto qualche giorno prima della partenza.

Un weekend lungo (tipo venerdì, sabato e domenica) è il giusto compromesso per visitare le attrattive principali e non spendere tanto, ma l’ideale per godersi appieno la costiera e rilassarsi anche, sarebbe trascorrerci un’intera settimana, portafoglio e tempo libero permettendo.

Per provare a svelare, con parole diluite e pittoresche immagini, la meraviglia della costiera amalfitana, il viaggio inizia da Sorrento.

Sorrento è meraviglia. E’ un punto di vista privilegiato sullo statuario Vesuvio, che dormiente veglia sul golfo di Napoli, con tutta l’autorità richiesta dalla sua posizione. E’ piazza Tasso, è tutto il bagaglio storico e culturale che da questa trapela. E’ corso Italia, è via S. Cesareo straripante di colori, odori, prodotti, tradizioni. E’ la sua Cattedrale; è il fascinoso chiostro della Chiesa di S. Francesco, scandito da ordini architettonici e vegetazione autoctona, è il Sedile Dominova, presidiato dall’imponente colore delle decorazioni della volta. E’ il Vallone dei Mulini, il porto di Marina Grande e il porticciolo di Marina Piccola, colorati dalle sfumature del sole che mutano nell’arco della giornata riflettendosi, sovente, sul mare. E’ la geometria squadrata dei moli che, piatti e netti, galleggiano leggiadri sul mare. E’ una terrazza panoramica dove affacciarsi per ammirare un sole infuocato che si cala nel Tirreno. E’ un piatto di gnocchi alla sorrentina. E’ una granita al limone di un buono che più buono non si può. E’ il gelato, quello buono e naturale, che si mangia da Raki; è la pizza, quella verace, divorata al volo nella Pizzeria Da Franco, su corso Italia, o più tranquillamente seduti nella Pizzeria Ahum, che per lavori di ristrutturazione ha temporaneamente fatto traslocare il suo staff di pizzaioli provetti guidati da Antonino Esposito presso Acqu’e sale, una location più estiva a due passi dall’azzurro mare della Marina Piccola. E’ un pranzo con una carismatica vista mare nel ristorante Bagni Delfino; è una cena come si deve nel ristorante il Buco, con tutta la magnificenza del firmamento Michelin.

 

Positano è magia. E’ una lunga passeggiata senza meta tra i vicoli del centro, permeati di tradizione, di sentimento e di una macedonia di colori, quelli delle ceramiche. E’ una moltitudine di punti di vista panoramici, così prodigiosi che destano emozioni. E’ una sosta sulla grande piazza della chiesa di Santa Maria Teresa dell’Assunta, la cui cupola rivestita di colorate maioliche sbuca prepotente nell’intricato skyline della città. E’ un’occhiata alle tre torri saracene, un fresco ristoro presso una delle sue spiaggette come quella di Marina Grande, assediata da barche e da innumerevoli bagnanti; è relax distesi sulla spiaggia di Fornillo. E’ una tappa presso la pasticceria La Zagara, dove degustare un dolce tipico come una delizia al limone, per dirne uno tra tanti. E’ un buon piatto di scialatelli al limone e gamberi nella trattoria Da Vincenzo, accompagnati da un ambiente particolare dal design ricercato accompagnato da vista panoramica; è un pranzo elegante nel ristorante La Cambusa, con il pesce fresco che racchiude l’essenza del mare; è una cena galante nello stellato ristorante Zass, che profuma di ricerca e innovazione.

 

Amalfi è poesia. E’ la prosa emblematica di immagini del Duomo di S. Andrea, con la magnificente scalinata che, maestosa, precede la facciata eloquentemente romanica, con il campanile che svetta, complesso e sottile, tra l’ammasso di antichi palazzi, con il chiostro annesso e connesso, che la affianca, con la sua articolata decorazione bicolore e mosaicata che domina la piccola e gremita piazza antistante. E’ lo scorgere della vecchia cattedrale, semplice e discreta, vecchio duomo di Amalfi e poi ribattezzata Basilica del Crocifisso, attaccata ed in parte celata dal duomo attuale. E’ la pittoresca piazza (Piazza Duomo per l’appunto), con l’importante presenza della fontana di S. Andrea e dei tanti bar storici. E’ quello spiccare della storica pasticceria Andrea Pansa, famosa per preparare in maniera impeccabile la giuliva Santa Rosa, un dolce tipico di Amalfi e dintorni che consiste in una sfogliatella (in teoria la frolla ma pare che vada per la maggiore la riccia), ripiena di grano, ricotta e canditi e sormontata da un ciuffo di crema e da un’amarena. E’ una passeggiata perlustrativa per le piccole stradine del centro storico; è il rione Viagliendola, la piazza dei Dogi, l’Arsenale, il porto con la miriade di barche e con il lungo molo che, lineare, si protende verso l’orizzonte e permette una vista panoramica, dal basso verso l’alto, su tutta Amalfi.  E’ una scorpacciata di piatti della tradizione rivisitati con accurata fantasia nel ristorante La Caravella, un po’ naif ma dalla buona cucina, che vanta una stella Michelin e che è tra i più buoni della zona con un buon rapporto qualità-prezzo (a pranzo propongono anche il Light Lunch che consiste in un menù fisso e completo, a scelta a base di mare o di terra, a soli 50 € (bevande escluse): un ottimo prezzo se si pensa che si sta mangiando in un ristorante stellato nel bel mezzo della costosa costiera amalfitana).

 

E la vicissitudine di splendore prosegue incontrando altri piccoli e caratteristici centri abitati della costiera, come Praiano (tra Positano ed Amalfi), Furore con il suo fiordoRavello (famosi i giardini di Villa Rufolo), Minori (dove si trova la famosissima pasticceria Sal De Riso), Maiori, Cetara (W le squisite alici di Cetara) e Vietri sul Mare, sino a raggiungere Salerno.

Salerno è entusiasmo. E’ ordine al sapore di città. E’ anche sapore di pizza, per le strade che ospitano famose pizzerie napoletane dove la pizza è una vera arte. E’ l’antica e tipica Pizzeria La Rotonda. E’ una colorata atmosfera di festa che si respira nelle Luci d’Artista, dove prende forma un vero e proprio spettacolo luminoso che profuma di Natale, E’ un discreto fascino estivo che raggiunge il culmine camminando per le vie del centro colme di negozi, visitando il Duomo e, soprattutto, passeggiando a 360° attorno alla futuristica Stazione Marittima, progettata dall’architetta Zaha Hadid e che ben si intona con il mare della realtà portuale che la circonda.

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La stazione marittima di Salerno, progetto di Zaha Hadid

 

( Per geolocalizzare i luoghi citati, come una buona parte di pasticcerie, pizzerie e ristoranti, visita la pagina del blog MYMAPS )

 

25 Comments

    1. Troppissimo direi! Per dirne una, io avevo adocchiato un semplice copricostume in cotone che mi piaceva e controllando il cartellino mi son resa conto che costava 320€! Senza essere di nessun brand conosciuto! Assurdo!

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  1. Io sono stato sia in costiera amalfitana, che penisola sorrentina. Devo dire che per quel che riguarda la zona sorrentina, ho soggiornato a Meta di Sorrento, in un hotel che mi dava il posto auto in un parcheggio privato, e mi spostavo con un bus navetta che metteva a disposizione l’hotel. Una volta a Sorrento mi spostavo rigorosamente a piedi. E devo dire che è molto bella come cittadina, accogliente e ci sono panorami simbolo della Campania!
    Sconsiglio di girare con auto propria, perché si avranno solo problemi per cercare i parcheggi, e la zona è molto trafficata, specialmente nei fine settimana.

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  2. Io sono una grande appassionate di costiera amalfitana e penisola sorrentina, sono dei miei posti del cuore, luoghi dove sogno e a cui sono legata particolarmente.

    E’ cosa comoda e importante trovare un alloggio con posteggio annesso, perché spostarsi in auto per visitare le varie località non è molto agevole: meglio fermare la macchina e spostarsi con gli autobus pubblici o navette

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